Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/193

Da Wikisource.

— 169 —


nei loro detti. No, non aveva amato nulla di quella stanza; forse era ingrata, poichè vi aveva avuto dei lunghi momenti di quiete e di raccoglimento: non vi aveva amato nulla, poichè l’ospitalità che le aveva dato, non era stata basata sulla tenerezza e sulla pietà, ma sul calcolo più laido e sull’avidità più sfacciata. Sì, era stata ricoverata, lì: ma le avevano elargito il ricovero solo per derubarla, man mano, del suo avere presente, solo per spogliarla di una ipotetica somma di denaro avvenire. Forse, era ingrata. Ma la sorella, i nipoti non le avean tutto tolto e, ora che non aveva più nulla, non la cacciavano via? Non poteva, dunque, amare quella stanza.

Pure, quando andò a prendere il suo tombolo dove era fissata, con gli spilli, la sottile trina cui stava lavorando, quando volle mettere il tombolo nel suo fagot-