Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/225

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secondo l’intenzione di una devota peccatrice. E date cinque lire di elemosina, per ogni messa. Giusto, domani è domenica. Ci dovete andare oggi.

— Come volete, come volete, — disse umilmente suor Giovanna della Croce. — Per qualunque cosa, mettiamoci nelle mani del Signore.

— Sì, sì. Esso deve inspirare a Cicillo di non lasciarmi mai. Le messe, le messe, ne farò dire anche delle altre, sorella mia!

— Recitate il rosario, ogni sera, — mormorò teneramente suor Giovanna della Croce.

— Lo recito, lo recito sempre! Me lo dicevo anche allora, figuratevi! Io ci credo tanto! Sono così buona, ora mi faccio il fatto mio, non vedo nessuno, Dio non mi deve togliere Ciccillo.

— Dio vi aiuterà, — finì per dire