Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/71

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commozione della orazione: suor Francesca delle Sette Parole vi era restata tutta la notte, abbracciando convulsamente la pietra benedetta. Nella notte, sotto il chiarore lunare, suor Giovanna della Croce, non potendo reggere allo spasimo, era discesa in giardino e aveva fatto dei mazzolini, coi poveri piccoli fiori, dei mazzolini legati da un filo di refe: questi mazzolini di fiori, essa li era andati spargendo sulle tombe delle suore, che erano morte in convento nei tempi trascorsi, e che erano state seppellite colà, quando la legge lo permetteva: ella era passata di tomba in tomba, nella notte chiara, in preda a una pena acuta, senz’accorgersi dell’ora, del posto, di sè: e le sue vesti nere erano molli di rugiada, alla mattina, e il velo, bagnato, le si attaccava alla faccia. Dopo le preghiere di mattutino, a ogni minuto che trascorreva, a ogni piccolo