Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 68 — |
sissima, sovra tutto, curiosissima di queste Trentatre, di queste Sepolte Vive che il Governo ha dissotterrate, che ha strappate alla clausura, al monastero, a ogni lor voto, e che gitta nel mondo, di nuovo; e qualche esclamazione triste, irata, compassionevole, sgomenta, frizzante, si ode, fra la folla, lassù, quaggiù, mentre si attende la cacciata delle monache.
— Poverette, poverette!
— Che ne sarà di loro, che ne sarà?
— Oh malann’aggia il Governo!
— Tutto deve rubare, tutto!
— Hanno preso i loro danari, ora prendono il monastero.
— Lo vedrete che si vanno a maritare, quelle monache.
— Sono vecchie.
— Qualche giovane, ci sarà.
— Poverette, poverette!
— Gesù Cristo non lo dovea permettere.