Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/95

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esitazione, si avvia lentamente, accompagnata a passo lento da suo fratello, va, va, tra un fremito lunghissimo della gente: ella scompare alla cantonata, è nel mondo, via. Un’altra monaca si avanza, dall’androne: è suor Clemenza delle Spine, piccina, delicata, con certi lineamenti minuti che nascondono, nella gentilezza, la sua età già molto avanzata. Col viso quasi nascosto dal fazzoletto, tutto intriso di pianto, ella seguita a singhiozzare, mentre un suo cognato, un vecchio che ha sposato una sua cugina, unico parente, che ella non conosce, che non la conosce, un vecchio che ha l’aria di un umile impiegato dello Stato, le sta accanto, imbarazzato, intimidito, muto.

— Me ne vado, me ne vado, madre mia, addio! — esclama convulsamente la suora, baciando l’anello di argento della badessa.