Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/175

Da Wikisource.

i capelli di sansone. 165

gli occhi cocenti di donna Tecla Spada davano all’amatore crudele il desiderio di vederli dolcificati dalle lagrime dell’amore; ma egualmente strano doveva essere il segreto delle labbra violette e dei neri occhi di carbone di donna Caterina Spinola. Baciavano quelle labbra smorte che non sapevano ridere? Che erano, nell’amore, quegli occhi spenti? Riccardo guardava donna Caterina, profondamente interessato, amandola con tutto l’impeto dei suoi nervi, come aveva amato la contessa di Santaninfa e donna Tecla Spada: e desiderando di essere amato da lei, non volendo altro, non desiderando altro, come aveva desiderato l’amore di donna Beatrice e di donna Tecla, parendogli che oltre quell’amore niente altro vi fosse.

Nel grande, religioso silenzio degli ascoltatori, Cesi sonava: e sonava con quel concentramento, con quell’assorbimento delle sue ore di musica solitaria. Giammai si voltava al pubblico, sonando, e distrattamente, come se nulla vedessero, i suoi occhi seguivano il volo delle sue mani sulla tastiera bianca e nera. Un pensiero di Beethoven, pensiero grave, quasi solenne, si allargava nella nota di una musica eminentemente semplice: e il pensiero parlava di cose alte e pure, di nobili cose che nascono