Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/304

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294 eldorado.


“Il Tempo avrebbe bisogno di molte modificazioni, noi ci dovremmo spendere altri quattrini. Voi rimarreste come direttore, come articolista?”

“Resta a vedersi.”

E siccome avevano finito di mangiare, passarono nello studio di Joanna, mobiliato di reps verde, con una grande scrivania di acero.

“E che proposte voi mi fareste, Bolognetti?”

“Mah!... io ho poteri fino a un milione e duecentomila lire.”

“Sapete bene che non ne faremo niente.”

“È probabile: ma quello che vi offro, è un bel denaro, confessatelo.”

“Anche il Tempo è un buon giornale.”

“Per un giornalista come voi, che ha cominciato dal nulla....”

“Vi fermo, Bolognetti: io non amo parlare del passato. Credevate mai diventare deputato, quando eravate commesso nella banca Halphen, a Brindisi? Non credo.”

“La politica è una cosa diversa dal giornalismo.”

“Non è vero: sono due mestieri di avventura. Riesce chi riesce, fatalmente.”

“Ecco il progetto nostro, Joanna, scrivetelo, per studiarlo.”

Sulla bella scrivania, dal calamaio di bronzo,