Pagina:Serao L'anima dei fiori 1903.djvu/26

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16 Matilde Serao

signora ferma presso un fioraio, anche per comperare quattro soldi di rose, come in Roma, in Firenze, come in tutti i paesi eleganti? Quando mai si vedono delle giovanette portare dei fiori in mano o alla cintura? Non parlo dei salotti aristocratici, dove il fiore è naturalmente collocato e amato — diamo questo buon punto alle nobili dame — ma nelle migliaia e migliaia di salotti borghesi, non un fiore, mai! Eppure la più banale iuta, la più comune bourette il più semplice salottino, anche senza tappeti, senza ninnoli, avrebbe una grazia, una seduzione da pochi fiori, in un vasello di cristallo o di porcellana. Non è un lusso costoso, come in Inghilterra, come in Francia: e un lusso permesso alle borse più modeste, è una cara cosa, che non costa punto cara. Vedete, perfino sulle loggie, sulle terrazze, sui balconi, qualche pianta, vi è: ma ò una pianta per lo più utile alla cucina, ma le signore se ne curano molto poco, ma una occupazione così dilettosa e così poetica, non attrae punto lo spirito delle nostre donne. Che peccato! Ouale armoniosa corda mancante! A me basta en-