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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/122

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122 g. sercambi

stimò fusse una candella: quella si misse innella scarsella dicendo: «Omai porrò di notte con lume tornare».

E passato alcuni dì che lo sciloppo fu preso alcune volte, maestro Tomaso, venendo a vedere messer Bertoldo e tastandoli il polso et avendo sentito che neuna confezione avea voluto per avarizia che si comprasse, disse: «Per certo se costui non prende una medicina che la materia corrotta che ha in corpo ne meni fuori, e poi si rinnovi di buoni cibi, costui è morto». La donna e’ parenti disseno che lui ordinasse la medicina e che poi delle cose si comperrenno per suo conforto. E dato uno fiorino al maestro Tomaso, ordinò la medicina per la notte seguente.

Rospo che mandato era a lo speziale per la medicina, vedendo lo speziale affannato a fare medicine, disse: «Io posso un pogo indugiare però che io ho una candella, che se la grossa sonasse tra via la potrò accendere». Et aspettando la medicina, essendo quasi presso alla grossa la medicina fu fatta; Rospo la prese, e come fu fuori della bottega, la grossa cominciò a sonare. Rospo, che ha la speranza della candella che crede aver innella scarsella, cantina; e perché la casa di messer Bertoldo era molto di lungi dalla bottega dello speziale, la grossa finìo.

Rospo, messosi mano innella scarsella e trattone quello verme in iscambio di candella per volerla accendere, s’acostò a una che vendea frutta, dicendo: «Madonna, aprendetemi questa candella». La tricca disse: «Volentieri». Et acostò il suo lume. Rospo prende quello verme, e parendoli che il lucignolo non si vedesse, co’ denti vi dé di bocca et uno pogo ne levòe e poi a’ lume l’acostòe. La tricca vedendo che stridea disse: «Per certo cotesta candella è di cattiva cera». Rospo pensando per la terra operacqua fusse quello che la facea stridere, di nuovo ne prese un bocconcello e quello menandoselo per bocca, come alcuna volta si suol fare che chi vuole aprendere una candella co’ denti ne leva un pogo e quello pogo mastiga, stimando: «Questo sará buono a turare la botte»; così Rospo pensa del pezzuolo ha levato. E volendo accendere il resto, quanto più l’acostava a’ lume tanto più stridea tirandosi arieto.

La tricca, parendoli una meraviglia che quella candella a tanto quanto era stata tenuta al lume non s’era apresa, disse: