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168 | g. sercambi |
nel pregherò, però che ogni cosa farè’ per me, — non dirà niente».
La donna, udendo le ragioni di Ghirardo (e ancor perché è femmina che volentieri desidera saziar il suo apitito <più tosto> che <’l suo> onore), rafermando a Gherardo che la notte ordinata vegna; e così partiti, la notte venuta, Ghirardo con Felice se diè buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno seco porta. E poi più volte a tal mestieri si trovonno.
E per questo modo Felice fu ingannata, posto che tale inganno li tornasse in dolcezza.
Ex.º xxxv.