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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/193

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novella xl 193

Amico disse: «O angelo di Dio, non sia questo, però che per la mia salute non vo’ che i figliuoli d’Amelio muoiano». L’angelo disse: «E così vuole Idio»; e partìsi.

Amelio, che ha udito molto parlare e tutto ha udito dire, dice: «O Amico, chi era colui con cui parlavi?» Amico dice: «Neuno, ma io dicea miei orazioni». Amelio dice: «Altri era: dimelo». Et uscito del letto e cercato l’uscio della camera, quello trovò chiuso; e disse: «Piacciati dirmi chi era quello che ti parlava». Amico, che vede che pur li conviene dire, con lagrime grandi tutto disse. Amelio, ben che avesse udito, dà più fede a Mico che al suo udire, e disse: «Deh, dimmi se l’angelo fu o se altri tel disse». Amico disse: «Cosi sia io oggi guarito della lebra come l’angelo fu, ma ben ti prego che in questa parte tale atto non facci, che io sono assai contento così stare».

Levatosi la mattina Amelio, e la donna andata alla chiesa — ch’era domenica — lassati li fanciulli innel letto, doppo molte lagrime gittate Amelio sopra li figliuoli, con uno coltello le vene della gola segò loro et in un vaso quel sangue ricolse et a Mico n’andò. E lavato, subito fu mondo da ogni lebra.

Vedendo Amelio guarito Amico, subito lo fe’ vestire a suo pari et alla chiesa n’andarono insieme. Et intrati in chiesa, la donna li vede e non sa qual sia suo marito. Subito mossa, disse: «Qual di voi è mio marito Amelio e chi è l’altro?» Amelio disse: «Io sono lo tuo sposo, e questo è Amico nostro fratello, il quale Idio l’ha stamane libero della lebra; e però godiamo e rendiamo laide a Dio che ha liberato lo nostro fratello». La donna allegrissima dalla chiesa si parte.

Et a casa tornata dando ordine di fare grande festa, e posti a taula, disse la donna: «Deh, leviamo i nostri figliuoli che siano alla festa di Amico nostro». Amelio, che ciò ode e sa quello ha fatto, disse: «Lassali posare, e noi prendiamo piacere». La donna disse: «Per certo ellino denno sentire della allegrezza che noi sentiamo». Amelio, di tenerezza per non piangere si leva da taula mostrando andare per alcuna faccenda. Et intrato in camera, trovò li figliuoli in su’ letto che ballavano, avendo intorno al collo una sega come fusse un corallo rosso. Amelio gridò dicendo: «Venite qua, amici e