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novella lii | 237 |
santo abate non l’acetterè’». Le donne, come sentinno tal parola, chi non avea denari si levava la benda di capo et in sul tappeto la gittava.
Narda, che vede a furia le femmine dare offerta, dice fra se medesma: «Se io non offerisco (perdo il mio onore, se io offerisco) perdo la cena». E deliberato pure l’offerire, si misse mano alla borsa e trassene uno denaio, e quasi fu la deretana, e offerse. Lo frate disse: «Tu l’hai <perduta>». Racolto la robba e tornato all’ostello, Narda disse: «Per certo omai vi cognosco». <Disse lo frate>: «Questa cena serà omai la migliore che mai io facesse».
E da quell’ora innanti, mai a sì fatti frati Narda non diè né consigliò che altri desse, ma il contrario sempre fe’.
Ex.º lii.