Vai al contenuto

Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/298

Da Wikisource.
298 g. sercambi



DE NOVA MALITIA IN TYRANNO

Del Veglio della Montagna di levante.


N>elle parti di verso levante e mezzodì dove il Gran Cane e’ magior signori de’ Tartari dimorano, fu uno signore chiamato il Veglio della Montagna, il quale avendo una sua città situata alla bocca d’una grandissima montagna — la qual città era fortissima — , e doppo questa città alla bocca di tal montagna avea una gran pianura con bellissimi fiumi circundata di monti alti, innella qual pianura entrar non si potea se non per la città e per le porti che alla bocca della montagna fatto avea; in sulla qual bocca avea uno castello fortissimo innel quale il Veglio signore dimorava.

Avea questo Veglio signore ordinato che in quella gran pianura fusse ordinato artificiosamente condutti di mèle e di zuccaro latte e vini, con palagi tutti ornati d’oro, bellisimi prati et odoriferi frutti, con tutti ornamenti che a tali cose si richiedeno. E per più diletto avea inne’ palagi ugelli domestichi che volavano de li arbori inne’ palagi cantando dolci versetti. E in ta’ palagi di continuo con certo modo dentro vi mettea giovane belle di xiiii e di xv anni con stormenti e canti, adornate di drappi dorati, con quelle vivande che chi fusse pasciuto di quelle li parrè’ aver ben mangiato. Quine non vecchio omo né donna entrar potea se il Veglio non ve lo mettea; e di quanti diletti erano che prender si possa, in quello avea ordinato che si prendesse.

Dapoi avea il ditto Veglio signore ordinato che ogni dì per li loro sacerdoti facea predicare molte cose secondo la loro costuma e legge. E doppo molte cose ditte, conchiudea tal predicatore che chi facea la volontà del signore Veglio e che per lui morisse, andava in paradiso; narrando il paradiso esser tra montagne eltissime, innel quale entrar non si potea, et in un bellissimo piano innel quale erano fiumi di zuccaro mèle e latte e vino, con bellissimi prati, case dorate, frutti odoriferi. Quine gioventù — giovane di xiiii e xv anni bellissime, vestite et adorne di vestimenti dorati — ; quine suoni balli canti e giuochi, di prendere di quelle giovane