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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/323

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novella lxxiii 323

v’erano, e lui colla moglie e colli altri del comune la domenica mattina a Schiava n’andarono. E giunti, subito andarono a quella casa caduta di messer Bernardino. E cominciando le piastre e’ legname a voler caricare e le botti già messe fuori di casa per quelle portare, sopravenne il salano che la ditta casa con altre possessioni da messer Bernardino tenea, dicendo a Salvestro che volea fare. Salvestro dice che messer Bernardino li l’avea date. Lo salano dice: «Tu non toccherà’ niente fine che messer Bernardino non mi dà la parola». Salvestro dice: «Vieni meco a messer Bernardino, poi che non mi credi; che mi dovresti credere a uno gnaffi». Lo salano risponde: «Io vo’ che messer mel dica, e sono contento venire».

Salvestro e ’l salano si mosseno e giunseno a Montemagno, dove trovonno messer Bernardino con alquanti cavalieri et uomini in sulla piazza di Montemagno. E giunto, Salvestro disse: «O messer, io andava a Schiava per quel legname e piastre e botticelle che ieri voi mi deste, e questo vostro salano non me l’ha volsuto lassar pigliare. E però siamo venuti a voi, che li dichiate che me le dia». Dice messer Bernardino: «Lo mio salano ha fatto molto bene a non lassarle toccare, perché mai non mi ricordo che io te le desse». Salvestro: «Come, avete poga memoria che sapete che ieri me le deste?» Messer Bernardino dice: «Di vero, io non me ne ricordo». Lo barbieri rafermando li dice che quando lo radea tali cose li diè. Messer Bernardino dice: «Donqua, m’avei lo rasoio a la gola». Salvestro dice: «Ora ve siete aricordato che quando io v’avea lo rasoio a la gola le cose mi deste?» Messer Bernardino dice: «Salvestro, ora che tu non m’hai i’ rasoio alla gola le cose non ti vo’ dare. E a te, mio salano, comando che niente li lassi toccare». Salvestro disse: «Or udite, voialtri che qui siete, che per le cose che m’avea date io li avea donati in denari di quello che dar mi dovea della raditura». Messer Bernardino dice: «A quest’altra volta te ne darò xv e così ti contenterò».

Salvestro scornato si partì né mai messer Bernardino a tale barbieri andò.

Ex.º lxxiii.