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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/400

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400 g. sercambi

solo tal cosa far non potea, diliberò di dirlo a uno suo fratello minore di tempo di lui nomato Orso.

E fattolo asapere al fratello, Orso contento, una notte si mosseno et andarono con una scala di funi a’ luogo là u’ il tesoro era, portando Taisso uno buono mazzo di candelle di cera. E giunti, la scala atacconno a’ merli, e diliberato Taisso (perché il modo dell’entrata sapea e quine u’ si teneano li denari) di voler lui andare lassando il fratello a ricever quello ch’e’ rubasse, e montato in sul muro tirò su la fune, cioè la scala di funi, e dentro la lassò andare avendola al merlo fermata. E scese giù e quine aperse il fuoco (ché portato avea da farne) e con quelle candelle arse i’ luogo quine u’ stava la seratura et aperse l’uscio. E così andò faccendo tanto che al cassone dove lo tesoro era giunse; e col fuoco aperse lo cassone e di quine ne trasse una borsa di fiorini x mila e quelli giù li collo al fratello. Lo fratello, che era stato informato da Taisso, li portò a casa et innella stalla li sotterrò, e ritorna. Taisso, ch’era andato al cascione, xv mila ne trasse in ii borse e simile al fratello le diede faccendone come delli altri. E tanto fece Taisso col fratello che fiorini lxxx mila n’aveano tratti.

E vedendo venire il giorno, non potendovi più stare se ne uscìo fuori ritirando la scala acciò che persona non se ne potesse acorgere. Et andatosene Taisso et Orso a casa, disse Taisso: «Noi siamo grandi ricchi se sappiamo fare. E perché io sono stato alcuna volta a vedere il tesoro col tesorieri, penso quando anderanno a guardare, vedendo il danno fatto, che non me ne diano la colpa; e pertanto ti dico che bene è che tu te ne vadi a Vinegia, et io cambierò questi fiorini e rimetteròteli; e dipoi me ne verròe e potremo sempre mai godere». Orso disse che li piacea, e diliberò la mattina rivegnente andare verso Vinegia e portare iii mila fiorini; e così fe’.

Giunto Orso a Vinegia, Taisso subito se n’andò a uno giovano cambiatore nomato Cione, dicendoli: «Io vorrei cambiare per Vinegia fiorini ii mila». Lo giovano disse: «Io sono contento». E presi da Taisso ii mila fiorini, li fe’ una lettora in Vinegia che a Orso fusseno dati; e così li ricevéo. E poi non molti dì steo che di