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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/419

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novella lxxxxvi 503

dienno ordine con certo segno che la donna con una tovagliola che alla finestra metterà, Franceschetta sapea che ella contenta era. E non passava ii dì che monna Ciandina volea che la produra Franceschetta li cavasse.

E dimorando per tale maniera, non restava però che monna Ciandina, oltra l’usare che con Franceschetta facea, che con altri per mutare pasto talora si godea.

E come la fortuna volse, una sera che Franceschetta montava su per lo muro, Scarsino, essendo uscito alquanto fuori per orinare, vidde Franceschetta che per la finestra era intrato. Non dimostrando niente, lassò la donna sua prendere consolazione a bell’agio, dimorando alquanto più che non solea. E quando li parve a Franceschetta tempo di doversi partire, per la finestra uscìo.

Scarsino che stae a vedere dove colui entrava, e cognove chi era quello che colla moglie era la notte stato. E mandati quelli che giocavano, andò Scarsino a letto dicendo alla moglie: «Io mi penso che stasera abbi auta la buona sera senza che io n’abia sentito». La moglie dice: «Forsi potresti dire il vero». Scarsino dice: «Or che modi tieni quando vuoi che l’amico vegna a dormire teco?» La donna dice: «Metto una tovagliola alla finestra et elli è avisato e viene per quella finestra dirieto». Scarsino dice: «Almeno, poi che così ti vuoi contentare, dovresti almeno spettare che altri non fusse in casa». La donna disse: «Io veggo che dici vero; io noi farò più». Scarsino, che mal ventriglio <avea>, la mattina dice alla donna che vada per la sera a stare a casa della sorella, però che lui pensa d’aver qualche cosa di vantagio. La donna disse: «A tuo piacere».

Et andata che altri noi sente a casa della sorella, Scarsino fatto disfare lo solaio rasente a quella finestra dove Franceschetta entrato era, et avuti suoi ladroncelli coll’arme, innella bottega di sotto alla camera li misse. E lui avendo fatto colla tavagliola segno a Franceschetta che venisse, Franceschetta la sera dove più volte andato era, vedendo lo lume in bottega come per l’altre volte veduto ve l’avea, credendo trovare la donna e credendo per lo lume che vede siano persone che giocar debiano, senza alcuno