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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/435

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novella lxxxxviiii 503

se ne andò all’abergo e con alcuni suoi amici si dolse del caso, dicendo: «Una giovana nomata Azzina m’ha ingannato!» Li amici disseno: «Abbi per certo che in questa terra non è donna che Azzina si faccia chiamare, ma tu sarai stato beffato come già ci sono stati beffati delli altri».

Azzo, malcontento, senza mercantia e senza denari a Firenza si ritornò.

Ex.º lxxxxviiii.