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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/445

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CII


Di buon’ora la brigata giunse a Sinigaglio, dove si steo agiatamente, dandosi piacere di suoni; e’ cantatori dissero una canzona in questo modo:

«Dà, dà a chi avanza pur per sé:
se ’l tempo se li volge a scherzi d’orsa,
e’ non si trova amico fuor di borsa.
Tu, tu, o tu c’hai stato, ascolta me:
quelli ha il destro a fare a sé amico
c’ha ’l piè innell’acqua e ’l becco nel panico;
pensa, pensa che tardi si rincocca
chi scende in risalire: zara a chi tocca».

E ditta, andarono a dormire.

La mattina seguente lo preposto comandò a l’altore che una novella dica fine che giunti saranno a Fano. L’altore presto a ubidire, voltosi alla brigata disse: «A voi, mattacce che a’ vostri figliuoli insegnate cattività, e massimamente a quelle che alle fanciulle cattività di parole e di fatti l’amaestrate, ad exemplo dirò una novella in questo modo:

DE MALA CORRECTIONE

I>nnel contado di Parma, in una villa chiamata Boera, dove si menano le bestie a pascere.

Nel contado di Parma, in una villa chiamata Boera dove molte bestie grosse si menano a pascere, era uno garzone d’età