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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/453

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novella ciii 453


Messo in asetto ogni cosa e venuto lo dìe seguente, li compagnoni fatti sellare li cavalli et una bara legata in su du’ cavalli per modo forte, con uno matrassino e piumacci aconcio che dentro vi si possa agiato stare, con una coverta di sopra — salvo un pogo donde la testa sta era senza copertura — ; e come tutto fu in asetto, uno di loro andò per maestro Pace dicendoli che vegna a vedere lo ’nfermo. Lo maestro, che non avea fante neuno, con quello compagnone a l’abergo se n’andòe. E come li altri viddeno venire il medico, disseno all’oste che con l’uno di loro andasse allo speziale per confetti, avendo informato colui che con lui andò che tanto lo tenesse a bada che loro avessino fornito la loro faccenda. E così l’oste allo speziale se n’andò con uno compagnone.

Maestro Pace guidato innella camera dove persona non era se non di quelli compagnoni, e giunto che quine fu, subito cacciandoli la mano alla gola l’abavagliarono, con legarli le mani e’ piedi. E involto in uno piliccione e in uno lenzuolo in iscambio di colui che ’nfermo s’era fatto, e giù per la scala lo portonno, innella bara lo missero. E coperto molto bene che neuno vedere lo potesse, montati a cavallo, intanto l’oste con quello compagnone venuti dallo speziale co’ confetti, prendendo cumiato dalla famiglia dell’oste, pregando l’oste che con loro andasse fine alla porta acciò che la via insegni loro, l’oste disse: «Volentieri». E mossi dall’abergo, verso Porta San Marco se n’andarono; e come alla porta funno giunti, l’oste disse a’ guardiani che quello era uno malato, e passò via. Et uno di quelli compagnoni, mettendosi mano alla scarsella, ne trasse ii fiorini dicendo: «Uno di questi fiorini sia tuo per uno paio di calze, e l’altro darai a maestro Pace che se ne compri un altro paio». E racomandati a Dio, caminoro verso Marti.

E quando funno presso a Casteldelbosco, dove si teneano securi avendo quasi passato il terreno di Pisa, dislegaro il maestro Pace et in su uno cavallo lo misero senza levarli <’l> bavaglioro e condusenlo indel Valdarno, là u’ quine lo dislegarono; e faccendoli onore assai acciò che denari facesse assai venire, lo teneano a buona guarda.

L’oste, ch’è ritornato dentro in Pisa, andato a richiedere