Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. II, 1972 – BEIC 1925048.djvu/201

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novella cxlvi 699

uomini che v’erano; per che, non intendendo a dimorare a purgare tal contaminazione ma colpo per colpo rendere, prestamente rispuose dicendo: «Forsi mi vincerebbe, ma vorrei buona moneta, miglior che non ebbe Cassandra». La quale parola da messer Azzo fu intesa <e> messer Luchino parimente. E sentendosi trafitto l’uno come fattore della disonesta cosa in Cassandra e messer Luchino come ricevitore nella sua parente, senz’altro guardare né dire, vergognatisi, e taciti se n’andarono senza quel dì alla ditta Filippa più dirle, cognoscendo ogni donna che, essendo Filippa da messer Luchino morsa, non se li disdicesse mordere lui mottegiando.

Ex.º cxlvi.