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520 | g. sercambi |
e la donna e messer lo monaco da questa notte innanzi fatto in alcuna parte della casa conciare un letto, dove quanto durò il tempo della penetenzia con grandissima festa si stetteno, e quando il monaco se ne andava, la donna al suo letto tornava. Continuando la donna il suo diletto col monaco, più volte mottegiando la donna disse al monaco: «Tu fai fare la penitenza a frate Papino, per che noi abiamo acquistato paradiso».
E parendo alla donna molto bene stare, <sì> s’avezzò a’ cibi del monaco, che essendo dal marito lungamente tenuta a dieta, ancora che la penetenzia di frate Papino si compiesse, modo trovò di pascersi in altra parte con lui, che lungamente ne prese suo piacere.
Ex.º cxvii.