5Colui trapassi o coll’infamia duri, Che de’ più sacri affetti e più gentili Mercato fa con temerarie o cupe Arti proterve. All’utile ricambio De’ servigi, che l’uno all’altro rende 10Coll’ingegno e coll’opra, intento io miro; Benedicendo a Lui, che in mille guise E per terra e per mare e per l’immenso Aere lasciava della sua possanza I segni impressi, e dischiudea la fonte 15Di meraviglie varïate e nuove Ai mortali, che poveri ed inermi Al mondo nati coll’eterno raggio Della mente svelâr le occulte forze, Che per terra e per mare e per l’immenso 20Aere domate al domator sovrano Moltiplicando van con più diletti Studi e compensi il riserbato impero.
Ai bisogni mutabili e diversi Risponderanno le fatiche umane 25Allorchè tutti per diversa via, Benchè mirando al fine unico e solo A cui siam tratti coll’aiuto alterno, Al proprio uffizio con pensiero accorto Volgano il braccio, onde l’usanza accresca 30All’uno il destreggiar valido, all’altro Il pronto imaginar, sì che l’impresa Con lavoro più facile e securo Meglio si compia e di più lieti frutti Le speranze consoli e il premio arrechi. 35Tu quella parte che al bisogno avanza, Per la mia parte volontario cedi, Di cui provi difetto; e siamo entrambi Pel nostro desïar paghi e contenti.