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270 scritti di renato serra

del resto, in quanto il cadere di quelli che erano in alto può portare automaticamente il rialzo di colui che era stato con qualche ingiustizia trascurato?

Ma anche questo ritorno, di cui andiamo orgogliosi; (poichè l’opera di giustizia e d’intelligenza, promossa dai fedeli, e raccolta e allargata dalla critica, ha avuto subito consenziente, con segno di maturità e prontezza di gusto, anche il pubblico; e le opere di Oriani si ristampano e si vendono e si leggono); è troppo più una dimostrazione di insufficienza e di volgarità, che un effetto di curiosità intelligente e di interesse serio.

Oriani è tornato di moda per certe coincidenze del tutto superficiali della sua opera coi gusti e col tornaconto del momento: ma quel che si ammira e si apprezza e si fa vista di cercare in lui, è la parte più infelice, più esterna e più debole della sua personalità un po’ confusa; è un idealismo tutto quanto di terza mano e d’enfasi e di posa, o se volete di antitesi; è una religiosità teatrale e declamatoria, effetto di stile e non di coscienza, come le bestemmie e gli sputi sul viso a Cristo nella gioventù; è un nazionalismo o sia un africanismo venuto fuori come una chiusura d’articolo di giornalista, colore retorico piuttosto che idea politica; è una politica e una storia e un pensiero, accettato grossolanamente nelle sue ambizioni e nelle sue ingenuità, senza sospetto della inconsistenza e incongruenza di materia, povertà e contraddizione di principii logici, che ne sono il vizio fondamentale, e senza senso altresì delle qualità di stile, di passione, di mordacità, di acutezza psicologica e di tormento morale, che son la forza di Oriani, anche in mezzo agli errori e alle cattività. Ma questa forza, che