Pagina:Serra - Scritti, Le Monnier, 1938, I.djvu/94

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giovanni pascoli 47

vita comune, in quella mancanza di certe qualità necessarie al commercio dei suoi simili; vorrei dire che è come un’ombra della sacra salvatichezza di Virgilio.

Certo è un Virgilio più buio, ottenebrato nella sua qualità pura, smagato dalle illusioni dei sensi e dai movimenti superficiali: ma è pur sempre

                    l’ultimo figlio di Virgilio
                    prole divina,
          quei che intende i linguaggi degli alati
          strida di falchi, pianti di colombe,
          ch’eguale offre il cor candido ai rinati
          fiori e alle tombe.

Credo che sia qualche vero in queste parole di un altro poeta; o almeno a me piace che sia.