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116 | parte prima - capitolo xiv |
contrade della terra, mi fanno ribollire l’anima a pensare al prete, che è stato ed è cagione di tutte le umane miserie. Lasciamo cotesto argomento: chi li ama se li tenga e ne goda».
Impinguato bene il processo, la commissione suprema decise mettersi in libertá il servo dei Musolino, e Saverio Bianchi; noi altri in causa. Il servo uscí; il povero Bianchi rimase in carcere a disposizione della polizia per altri due anni. Noi altri, cioè i due Musolino, l’Anastasio, io, e l’Escalonne, dopo di essere stati venti mesi nei criminali di Santa Maria Apparente, fummo ammanettati, e dietro una funata di ladri, fummo condotti nella gran prigione della Vicaria in un giorno di gennaio del 1841. Il Ricciardelli rimase in Castel dell’Ovo.