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parte seconda - capitolo iv |
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lagrime sieno le ultime, che nessun altro soffra quello che
noi soffriamo: sia pace a tutto il reame, e noi saremo lieti
di bere noi soli il calice di tutte le amarezze. Questi sono,
o Eminentissimo, i nostri sentimenti, e vorremmo che l’augusto príncipe li conoscesse: preghiamo non per noi, ma per
la gloria sua, per la pace di tutti. Vostra Eminenza che è
dotata di tante virtù vere e cristiane, e che è l’ottimo tra i
pastori, voglia portare innanzi al trono questi sinceri nostri
desiderii e la benedetta parola di pace, che Iddio e gli uomini
gliene daranno merito.
Riverente coi miei compagni di sventura di Vostra Eminenza
Ergastolo di Santo Stefano
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10 febbraio 1851.
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Devotiss. obb. servitori
Luigi Settembrini, Filippo Agresti
Salvatore Faucitano.
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