Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. II, 1934 – BEIC 1926650.djvu/279

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vedere anche questo, che per un’assertiva di una spia pagata, e per un avere inteso dire di un uomo che poi si è disdetto, otto giudici vorranno dichiararmi reo; e se essi per timore di non perdere il loro uffizio vorranno vendere per cento otto ducati il mese l’anima loro, la loro fama, la fama dei loro figliuoli, il sangue di quarantadue persone, e la sorte della patria.


L. Settembrini, Ricordanze della mia vita - ii. 18