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[323] gli ergastolani 37


chiesa, perché chi crede nella virtú crede in Dio, e sente che da lui solo avrá il premio delle azioni virtuose; per le quali questi uomini soffrono immeritamente e trascinano le catene scellerate senza lamento, con dignitosa pazienza, con viva fede nell’avvenire, con accesa speranza, quantunque ignorati dal mondo, e compianti soltanto da pochi, che come essi piangono le lunghe sventure del nostro paese.

Quando io entrai nella cella che mi fu destinata, volli conoscere coloro coi quali io doveva abitare: e questi mi narrarono ciascuno la sua vita ed i suoi delitti. Il primo è quel vecchio calabrese che ha 75 anni e trentacinque omicidi: magro, alto, diritto, parla rado ed assennato: dice che per ardore di gioventú commise il primo delitto, per necessitá gli altri; che ora deve pagare il mal fatto e non lamentarsi; ha perduto moglie, figliuoli, parenti, aspetta tranquillamente la morte. Il secondo è un altro calabrese di un paesello presso Cosenza, co’ capelli canuti, ma robusto come un toro, col braccio sinistro rotto a mezzo dell’omero e pendente sul petto. Questo brigante detto Moscariello, narra i suoi casi ridendo e schiettamente nel suo nasale ed ispido dialetto. Fu soldato, disertò, prese moglie, e lasciata la zappa si diede con altri a rubare: narra ad uno ad uno i furti che fece, le persone che egli spogliò, i denari e le robe che prese e ritenne per sé o diede a’ suoi protettori; come una volta essendo nascosto con altri in un macchione per attendere uno che dovevano svaligiare, un povero contadino per caso li vide e conobbe alcuni, i quali tosto lo presero, lo legarono, e condottolo sul monte, egli lo uccise per non essere scoperti; come altra volta uccise quelli che rubò; come è bella la vita del brigante, padrone di tutto, temuto da tutti; come un dí egli dormiva in una grotta, e due compagni, sperando impunitá, gli tirarono un colpo di fucile, che gli spezzò l’osso dell’omero sinistro e gli fece larga ferita su la mammella; come egli inseguí i traditori che fuggirono e non osarono finirlo; come stette sei giorni senza curar la ferita che lo ardeva; come ricoverato da un romito invece di vedere un chirurgo, vide i gendarmi