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40 parte terza - capitolo iv [326]


perché sono un capraio». I miei amici ed io li confortiamo e li esortiamo a sperare in Dio, ma questi miseri non credono in Dio; perché alcuni nati gentiluomini e condannati come falsatori, facendo pompa di stolida sapienza, hanno persuaso a questi miseri che se vi fosse Dio non vi sarebbe ergastolo. Noi li confortiamo, ed essi udendo le nostre parole sospirano profondamente, e pare che si tolgono un gran peso dal petto. Oh scelleratissimo chi toglie Dio agli sventurati!