Pagina:Sino al confine.djvu/180

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— .... Conosco altre persone del suo paese — ella disse a bassa voce, ridiventando cupa. — Il canonico Felix.... che vive nella mia città....

— Hanno ucciso il nipote.

— L’hanno ucciso? — ella domandò, sollevando le mani e spalancando gli occhi.

— Almeno si dice.

— Ma lei come lo sa?

Egli frugò ancora nelle sue tasche e ne trasse un pacco di giornali che cominciò a spiegare cercando la notizia che la interessava.

— Ecco. «Una disgrazia». No, non è questo. Ah, ecco. «Delitto o suicidio?» La corrispondenza è dalla sua città.

— Francesco deve aver letto la corrispondenza e non me ne ha parlato — pensò Gavina — Egli sa.... egli deve saper tutto!

Questo pensiero la turbò maggiormente: prese il giornale e per due volte rilesse la data della corrispondenza. Era quella del giorno delle sue nozze.

«Delitto o suicidio? — Stasera si è sparsa la voce che davanti alla chiesa campestre di San Teodoro è stato ritrovato mezzo sepolto fra la neve il cadavere del giovane sacerdote Priamo Felix, conosciutissimo nella nostra città. Non si hanno ancora precisi particolari di questa morte misteriosa. Il Felix si è colpito o è stato colpito con arma da fuoco. I parenti dell’infelice giova-