Pagina:Sino al confine.djvu/266

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qualche volta ella pensava: impotenti davanti alla realtà della vita, entrambi avevano bisogno di cose insolite, e sognavano un mondo irreale. Ed ella si era creduta diversa da lui!

— Ed ora? — domandò.

— Vuoi che ti dica la verità?

— Certo!

— Ebbene, senti. Dopo la sua malattia egli non ha parlato più di matrimonio, e non ha portato più qui la bimba; però egli è sempre là, in quella casa: egli è sempre là.... pare che una malìa lo attiri. Ma....

— Continua, Paska. Perchè piangi? Che hai?

— Che ho? Tu me lo domandi? Ho paura di farti dispiacere.

— A me? Perchè? Perchè Luca va tutti i giorni da una donna?

— Ah, — disse con ironia la vecchia — è vero, tu ritorni da una grande città, e il canonico dice che nelle grandi città tutti vivono in peccato mortale. Ecco perchè non ti meravigli di nulla, tu!

— Ma, insomma, cosa va a fare Luca da Michela? Questo vorrei sapere.

— Egli dice che va solo per veder la bambina. È possibile questo? Vuoi che un uomo vada innocentemente tutti i giorni da una donna, la quale non ha avuto scrupoli neppure davanti a un sacerdote?

La questione era grave e Gavina non osò risolverla. Ma mentre si ritirava nella sua camera