Pagina:Sofocle - Edipo Re.djvu/79

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

75

Santo rispetto dell’altrice lampa
1375Di questo Sole or vi rattenga almeno
Di sì aperto mostrar questo reo capo,
Cui nè terra, nè sacra onda, nè luce
Accoglier può. Dentro il guidate or dunque.
Chè veder de’ congiunti, e udirne i mali,
1380Sol de’ congiunti alla pietà s’aspetta.
edipo
Deh per gli dei, poi che d’error m’hai tolto,
Ottimo tu venir degnando a questo
Pessimo uomo, deh compi un sol mio voto!
Per ben di te, non per mio ben, tel chieggo
creonte
E che implori da me?
creonte
1385 Da questa terra
Lungi tosto mi balza ove nessuno
Più mi vegga, nè m’oda.
creonte
 Ad appagarti
Presto, il sappi, io sarei: ma pria di tutto,
Che far si debba udir vogl’io dal nume.
edipo
1390Certa già di quel nume è la sentenza:
Esterminar me parricida infame.
creonte
Ciò disse allor; ma in cotant’uopo il meglio
Fia richieder consiglio.
creonte
 Interrogarlo
Vorrete voi per uom tanto infelice?
creonte
E in lui tu pur fidar dovresti.