Pagina:Solerti - Vite di Dante, Petrarca e Boccaccio, 1904.djvu/66

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54 giovanni boccaccio.

perciò che poetiche cose sono, molti di poco sentimento le dii’ien favole, ma mostrisi, per le cose non convenevoli ad alcuno di negare. Era ancora nel mondo più d’una femmina, quando il nostro primo padre (lasciato il comandamento fattogli dalla propria bocca di Dio) si accostò alle persuasioni di lei ? certo no. E David, non ostante che molte n’avesse, solamente veduta Bersabé per lei dimenticò Iddio e ’1 suo regno, sé e la sua onestà, e adultero prima e poi omicida divenne; che si dee credere ch’egli avesse fatto s’ ella alcuna cosa avesse comandato ? E Salomone, al cui senno niuno dal figliuolo d’Iddio in fuori, aggiunse mai, non abbandonò colui che savio l’aveva fatto, e per piacere a una femmina s’inginocchiò e adorò Balaam? Che fece Erode ? che altri molti, da ninna altra cosa tirati che dal piacer loro? Adunche tra tanti e tali non iscusato, ma accusato con assai meno curva fronte che solo, può passare il nostro poeta. E questo basti al presente de’ suoi costumi più notabili aver contato. § 13. — Delle diverse opere dalV Allighieri scritte. Compose questo glorioso poeta più opere ne’ suoi giorni, delle quah ordinata memoria credo che sia convenevole fai-e, acciò che né alcuno delle sue s’intitolasse, né a lui fossero per avventura intitolate l’altrui. Egli primieramente, duranti ancora le lagrime della morte della sua Beatrice, quasi nel suo ventesimosesto anno compose in un volumetto, il quale egU intitolò Vita Nuova, certe operette, siccome sonetti e canzoni, in diversi tempi davanti e in l’ima fatte da lui, maravigliosamente belle; di sopra da ciascuna partitHuiente e or*dinatamente scrivendo le cagioni che a quella fare l’avevano mosso, e di dietro ponendo le divisioni delle pi-ecedenti opere. E come che egli, di avere questo libretto fatto, negli anni più maturi si vergognasse molto, nondimeno, considerata la sua età è egli assai bello e piacevole, e massimamente a" volgari. Appresso questa compilazione più anni, raguardando egli dalla sommità del governo della republica sopra la quale stava, e veggendo in grandissima parte, si come di si fatti luoghi si vede, qual fosse la vita degli uomini, e quali fossero gli errori del vulgo, e come fossero pochi i disvianti da quello e di quant’onore degni fossero, e quelli che a quello s’accostassero, di quanta confusione; dannando gli studi di questi cotali e molto più sti al presente de’ suoi costumi più notabili aver contato, et all’opere da lui composte vegnia^uo. 23. Compose questo glorioso Poeta più opere ne’ suoi giorni; tra le quali si crede la prima un libretto volgare, che egli intitola Vita nuova, nel quale egli et in prose et in sonetti et in canzoni gli accidenti dimostra dell’ amore, il quale portò a Beatrice in gioventù. Appresso più anni, guardando egli della sommità del governo della sua città, e veggendo in gran parte qual fosse la vita degli uomini, quanti e quali gli erroi-i del volgo, et i

cadimenti ancora de’ luoghi sublimi come fussono inopinati, gli venne nel-