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[immagine da inserire]Fuggi da questi bei Campi Sereni,
E va d’averno al più profondo chiostro,
Crudo, spietato, abominevol mostro,
4Che vai spargendo ogn’hor toschi e veleni:
Non fan per te luochi di gioia pieni,
Che mestitia ti dan le gemme, e l’ostro,
E le rovine, e l’esterminio nostro
8Sono i giardini tuoi fioriti, ameni.
O nemica di Dio, peste d’amore,
Che sol nel pianto altrui tempri la sete,
11E ti pasci d’affanno, e di dolore.
Fuggi crudel, che un generoso core
Sdegna, nè può patir tuoi lacci, ò rete,
14Nè dove regni tu, regna valore.
IN LODE DELLA MAGNIFICA
[immagine da inserire]Come d’antichi Heroi vergate carte
Serban memoria eterna fra mortali,
Onde al sereno Ciel battendo l’ali
4Va sua fama immortale in ogni parte.
Così il valore, e l’opre al mondo sparte
De Nogaroli Illustri homai son tali,
Che à più sublimi Heroi li fanno eguali
8Gratie che a pochi il Ciel dona, e comparte.
Godi Verona, poiche nel tuo chiostro
Degnossi il ciel mandar sì degna prole,
11Ornamento e splendor del secol nostro.
Ma che cerch’io di gionger lume al Sole,
S’opra non è di mal purgato inchiostro,
14E mi manca la voce, e le parole?