Pagina:Sonetti romaneschi IV.djvu/435

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Sonetti del 1836 425


autore e da altri, come: l’ausonica Arcadia, invece di l’insipida Arcadia; Ti giuro per l’onore onde mi glorio, invece di Ti giuro pel pontefice Gregorio; E ne scaccino insiem ladri e soldati, invece di E ne scaccino insiem ladroni e frati; ecc.]      2 Sapendo che io so leggere.      3 Allude al sermone intitolato La casa nuova, scritto in occasione che il Maggiorani mutò abitazione.      4 [Quadernetto.]      5 [V. la nota 3 del sonetto: La lista, 12 dic. 34.]      6 Non sono.      7 [Nel portone di casa, intende dire.]      8 Ho detto.      9 Sermone non è altro pel nostro popolo fuorché il panegirico pel Gesù Bambino in Natale. Tutti poi i componimenti poetici sono sonetti.      10 Ci vuole.      11 Mi cavo il cappello.      12 Si.