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Sonetti del 1834 57

LE RAGGIONE SECCHE SECCHE.

     Er dì1 cche ss’ariddoppia le gabbelle
Pe’ ppareggià l’entrata co’ l’usscita,
Er dì cche cce se scortica la pelle
Perché la cassa pubbrica è smartita,2

     Pe’ cchi rriscòte3 so’ rraggione bbelle,
Ma ppe’ cchi ppaga so’ scanzi de vita.4
Le raggione da dasse5 nun zo’ cquelle
Che cce venne6 sta Cammera7 fallita.

     Li motivi ppiù vveri e pprencipali
S’hanno da ripescà nne la saccoccia
D’un Papa e de settanta Cardinali.

     Chi mmette fòra l’antri8 dua cqui in cima,
Pijja er turaccio in cammio9 de la bboccia,
Dà la siconna causa e nno la prima.

30 dicembre 1834.

  1. Il dire.
  2. Smaltita.
  3. Riscuote.
  4. [Scanzo (da scanzà, scansare) significa propriamente: “un breve intervallo di tempo tra il cessare e il ricominciare della pioggia.„ Quindi, so’ scanzi de vita è come se dicesse: “son sospensioni di vita,„ cioè: “son quasi la morte.„]
  5. Da darsi.
  6. Ci vende.
  7. [La Reverenda Camera Apostolica: il Ministero delle Finanze.]
  8. Gli altri.
  9. In cambio.