Pagina:Sonetti romaneschi V.djvu/35

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Sonetti del 1836 25


e ne tornò improvvisamente nelle ore pomeridiane del successivo giorno 22.]      2 Si fermò a bere.      3 Osteria e posta. [A metà della nuova Appia tra Albano e Roma, cioè a circa otto miglia dall’una e dall’altra. C’è poi un’altra Torre di mezza via, a mezza strada tra Roma e Frascati.]      4 [Fece]: disse.      5 Viene dal francese allons.      6 Se.      7 [Il solito boccale, poco più di due litri, di] malvasia. Qui il nostro romanesco è male informato. Doveva dire: marsala.      8 Pigliarono.      9 Avresti.      10 Al sentire.      11 Tenergli.      12 [Il Gualterio, che pure trova in Gregorio XVI parecchie lodevoli qualità, dice però che era “ignaro d’ogni affezione„ e “triviale negli scherzi, appresi nell’educazione claustrale.„ Gli ultimi Rivolgimenti Italiani; 2a ediz.; Firenze, 1852; vol. IV, pag. 333-34.]