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Sonetti del 1846 347

ER PAPA NOVO1

     Che cce faressi? è un gusto mio, fratello:2
Su li gusti, lo sai, nun ce se sputa.3
Sto Papa che cc’è mmó rride, saluta,
È ggiovene, è a la mano,4 è bbono, è bbello...5

     Eppuro, er genio mio, si nun ze muta,
Sta ppiù pp’er papa morto, poverello!:
Nun fuss’antro pe’ avé mess’in castello,6
Senza pietà, cquella gginìa futtuta.

     Poi, ve pare da papa, a sto paese,
Er dà ccontro a pprelati e a ccardinali,
E l’usscì a ppiede7 e er risegà le spese?8

     Guarda la su’ cuscina e er rifettorio:
Sò ppropio un pianto. Ah cqueli bbravi ssciali,9
Quele bbelle maggnate de Grigorio!

21 ottobre 1846

  1. [“Nel tempo in cui i liberali si rialzavano da lunga prostrazione, e tutte le oneste genti da que’ primi giorni sereni traevano augurio di tempi securi e tranquilli; la parte faziosa del Sanfedismo, i centurioni„(V. la nota 10 del sonetto
    Le lemosine ecc., 6 giug. 34), “i trafficanti d’abusi, gii odiosi inquisitori, giudici o strumenti delle Commissioni militari, avevano l’anima macerata dall’ira e dall’odio, e non si tenevano dallo addimostrare la pervicacia delle passioni settarie, condannando le opere clementi e civili del nuovo governo, e vilipendendo quel nome di Pio nono, che benedetto aundava, per le bocche di tanti consolati.... V’erano alcuni reprobi, i quali osavano porre in dubbio chi la legittimità dell’elezione, chi la fede del pontefice, e si adoperavano a travagliare le coscienze dei semplici con ogni maniera di menzogne. Onde avvenne che.... furono denominati Gregoriani tutti coloro de’ quali dissi or ora, e Piani tutti gli amici di novità, di riforme e del clemente pontefice. Ingiuria proverbiale il nome di Gregorio; in moda le imagini, i colori blasonici, il nome di Pio„ Farini, Op. e voi. cit., pag 166.]
  2. [Amico, amico caro, ecc.]
  3. De gustibus non est diputandum.
  4. È facile, accessibile.
  5. ["Molte cose in lui piacquero, e furono cagione di speranza e nel popolo e nei liberali. Bello della persona, la sua fisonomia era dolce ed amabile, non senza una certa maestà che proveniva dalla regolarità dei lineamenti; il sorriso frequente, naturale e quasi ingenuo, dava alle labbra un movimento che incantava. Facile avea la parola, franca ed assennata, i modi eleganti e di gentiluomo. Le qualità esteriori eran tutte in suo favore.„ Gualterio, Op. cit., voi. IV, pag, 377.]
  6. [Propriamente, "Castel Sant'Angelo,„ dove per solito erano i detenuti politici; ma qui, scritto con l'iniziale minuscola, pare che valga "prigione in genere.„ E così sarebbe più vero, perchè alla morte di Gregorio tutte le prigioni dello Stato erano piene di liberali.]
  7. ["Ricorrendo nei 2 di luglio (1846) la festa della Visitazione della Vergine, Pio IX uscì a piedi dal Quirinale con pochi cortigiani, per recarsi a celebrare la messa nella chiesa dell'Umiltà, posta allo falde del colle. Sorprese questa singolare novità, perchè le presenti generazioni avevano sempre visto il Papa percorrere in carrozza le vie della città, circondato da scelta coorte di guardie nobili e quasi chiuso alla vista del pubblico. Onde diffusasi presto la notizia, accorse gran folla sul suo passaggio, al ritorno che fece dalla chiesa al palazzo. E gli applausi cordiali e fragorosi lo accompagnarono per tutto il cammino. Incominciò da quel dì la popolarità di Pio IX.„ Poggi, Op. e vol. cit., pag. 412.]
  8. ["Ottimo segno fu la riformazione che il nuovo papa fece della propria casa, togliendo alcuni eccessi di lusso.„ Eanalli, Le Istorie Italiane; pag. 39.]
  9. Sfoggi.