Vai al contenuto

Pagina:Sonetti romaneschi V.djvu/398

Da Wikisource.
388 Sonetti del 1847

LA MUTAZZION DE SSCENA

     Passò cquer tempo!1 È ffinita la pacchia,
Sposa2 mia, de quann’ero ggiuvenotta!
Che ccasa eh, allora? E mmó? mme sò aridotta
Co un bùscio3 de suffitta a la Petacchia.4

     Vecchia nun zò, ma!... la miseria abbacchia;5
E ppe’ cquanto se studia e sse sciappotta,6
Se sta ssempr’accusì, ssora Carlotta:
Giù tterra-terra come la porcacchia.7

     Prima sempre alegrie, sempr’in bisboccia;8
E mmó le sconto co’ lo stà a filetto,
E mmó ttutti me tengheno in zaccoccia.

     Avevo chiesto a Monziggnore un letto?
Bbe’, er zervitore, je pijji ’na goccia,9
Fesce:10 “A vvoi v’abbisoggna un cataletto.„

12 gennaio 1847

  1. [Passò quel tempo; ovvero: Passò quel tempo Enea; o anche: Passò quel tempo, Enea, Che Dido a te pensò: modo proverbiale derivato dalla Didone del Metastasio (att. II sc. 4), il quale è di certo l’autore che ha dato più proverbi e modi proverbiali alla lingua e a’ dialetti, e chi li notasse tutti, farebbe cosa modesta ma utile.]
  2. [Qui vale: “amica, cara ecc.» Cfr. la nota 1 del sonetto: La lavamnara ecc., 14 magg. 43]
  3. [Buco.]
  4. [Pedacchia: via di Roma.]
  5. [Abbatte, avvilisce.]
  6. [E s'imbroglia.]
  7. [Nome di un’erba mangiabile, che ha le foglie pelose e i fiori turchinicci. Il Belli dice altrove che equivale a porcellana; e il Fanfani registra la frase: stare come la porcellana, terra terra. Ma dato il metodo bestiale del Fanfani e de’ suoi predecessori, chi può dire che questa frase non sia una traduzione toscana della romanesca, pescata in qualche scrittore? E allora, un via uno, uno. Il Fanfani stesso poi, e anche il Rigutini- Fanfani dicono che la porcellana ha “le foglie lisce e i fiori bianchi.» D’altra parte, nel Dizionario Botanico del Targioni-Tozzetti, trovo che porcacchia (portulaca oleracea) si dice anche nella Val di Chiana; benchè, nella stessa pagina lo stesso Targioni dia anche porcellana per equivalente di portulaca oleracea; sicchè.... sicchè si può esclamare: oh che bella lingua! oh che bei vocabolari!]
  8. [Baldoria. Si dice anche a Firenze; ma manca tuttora perfino al Giorgini-Broglio e al Rigutini-Fanfani.]
  9. [Una gocciola.]
  10. [Fece: disse.]