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Sonetti del 1837 | 41 |
carrozza, un fardello di seta violacea. 5 Macello. 6 Che è. 7 [Da cento scudi.] 8 Vettura a un solo cavallo. 9 Un medico. 10 [Specie di carrozza signorile.]
A PPROPOSITO.
“A pproposito,„ disce, “de sceroti,
Er naso der zor Mavuro1 è gguarito?„2 —
“Sì,„ ddisce, “Iddio sta vorta ha esaudito
Er cammeriere,3 l’oste4 e li nepoti.„ —
“Ma,„ arispose er decane5 de Devoti,
“J’è arrestato6 un nasone accusì ardito,7
Che ppare Purcinella travistito
Da Papa, e ccurre vosce che cciarroti.„8 —
“Uh, a proposito,„ fesce9 Ggiuvenale,
“L’amico, pe’ ’na certa cacarella,10
Pe’ st’anno nun vò mmaschere,11 e ffa mmale.„
Cqua sse n’usscì Ggervaso: “Oh cquest’è bbella!
Me pare bbuffa assai ch’er carnovale
Lo provibbischi propio Purcinella.„
20 gennaio 1837.
- ↑ Mauro Cappellari, alias Gregorio XVI.
- ↑ [Su questo stesso argomento si veda anche il sonetto: Er ceroto ecc., 15 ott. 36.]
- ↑ [Gaetanino, sul quale si veda l’ultima nota del sonetto: La morte ecc., 11 genn. 34.]
- ↑ [Perchè Gregorio beveva molto.]
- ↑ Il servitor decano. [V. la nota 1 del sonetto: L’incontro ecc. 18 genn. 37.]
- ↑ Gli è restato.
- ↑ [Ed era già per natura adunco e molto grosso.]
- ↑ Ci arroti: ne frema. [E forse deriva dall’arrotare i denti per rabbia.]
- ↑ [Fece]: disse.
- ↑ Paura.
- ↑ [V. il sonetto seguente.]