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Sonetti del 1831 107

stercoratoria. ["Quando il nuovo Papa creato aveva esaurito tutti i riti nella Basilica Vaticana, aveva luogo l’intronizzazione nella Basilica Lateranense con misteriose cerimonie, le quali terminarono a Leone X nel 1513. — Ad uso di queste cerimonie servivano pure le sedie dette stercorarie, delle quali dice così il Fulvio: u Nel portico della "Scala Santa vi sono due sedie di porfido che si chiamano "le sedie stercorarie, le quali furono fatte a effetto che u quando era eletto il nuovo Pontefice vi si assidesse, e u acciò considerasse che era uomo come gli altri e sottopow sto a tutte le humane necessità, con tutto ch’egli fosse a a quel sublime grado alzato.„ (Antichità di Roma, Ven. 1588, car. 54). — Le sedie stercorarie veramente furono tre, una di marmo bianco e due di porfido, le quali per essere forate nel mezzo in forma rotonda d’un palmo di diametro, furono dette stercorarie, ecquivalente a seggette. — Queste sedie pertugiate (pertusae), bucate ed aperte nel davanti non furono che balnearie, servite a bagni e tolte, forse, dalle terme di Caracalla.... Il Papa eletto sedeva sulla prima (la bianca), indi sedeva nelle altre due nel portico della Basilica. Una leggenda narra che la ragione di questa cerimonia fosse per esaminare il sesso del nuovo Pontefice, in seguito alla frode della favolosa Papessa Giovanna, ad evitare cioè il supposto inganno che nuovamente una donna sotto spoglie di uomo potesse ascendere al pontificato; per mezzo di esse si assicuravano del sesso maschile. Ma più savi critici hanno ritenuto che la sedia stercoraria prese questo nome dall’intonare che facevano i cantori, mentre il Papa sedeva sopra di essa, il versetto del salmo CXII: Suscitai de pulvere egenum, et de stercore erigit pauperum; affinchè, cioè, il Papa si mantenesse umile nel ricordare la sua esaltazione dall’umile suo stato alla nuova dignità. Il Papa da questa sedia (la bianca) spargeva monete a’1 popolo. Poscia era portato verso la porta del palazzo, ed assiso in quella di porfido riceveva la ferula e le sette chiavi della basilica e palazzo lateranense. Alzato da detta sedia il Papa veniva accompagnato all’altra vicina sedia porfiretica ove restituiva la ferula e le chiavi al priore. In questa seconda sedia porfiretica il Papa spargeva altre monete al popolo, e riceveva al bacio dei piedi e del volto tutti gli uffiziali del palazzo. (Vedi Rasponi, Basilic. Vatic, e Barnelli, Delle tre sedie, ecc.) Il Papa Leone X fu l’ultimo a sedere su queste tre sedie ed a prendere il possesso cavalcando con paramenti sacri. — Pio VI (Cancellieri, Storia dei possessi) tolse dal claustro lateranense le sedie porfiretiche, che sono di vivacissimo rosso, e fattele ripulire le col-