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130 Sonetti del 1832


LA ZITELLA STRUFINATA1

1.

     Brutta serva de Ddio, bbocc’a ssciarpella,2
Sconciatura de Popa e de Falloppa,3
Che ddopp’ éss’ita sediscianni zoppa
Mo attacchi a la Madonna la stampella;4

     Che gguardi drent’ar buzzico,5 ancinella6
Tutt’imbottita de bbammàsce7 e stoppa,
Che cquanno te se smiccia8 in ne la groppa
Pari l’arco, pe ddio, de la sciammella;9

     Tanta smania te viè de fatte spòsa?
Ma cchi vvòi che tte pijji? Basciaculo?10
O er zor Jaià:11 pe' tté nun c’è antra cosa.

     Cuanno vojji però ppropio l’assarto,
Pijja in affitto er buggero d’un mulo,
Ché ssi nno, bbella mia, mori de parto.

3 febbraio 1832


  1. Che si esibisce.
  2. Bocca-torta.
  3. Maschere ordinarie del teatro romano, oggi andate in disuso.
  4. Uso votivo.
  5. Losca. [Perchè il bùzzico, che a Firenze si chiama “stagnata„, o più comunemente “stagnina,„ ha la bocca stretta; e volendo vederci dentro, bisogna guardarci come chi è lusco.]
  6. Da uncino, uncinello.
  7. [Bambagia.]
  8. Ti si guarda.
  9. Una specie di emiciclo, avanzo delle terme di Agrippa. [Venendo dalle Stimmate per la Via de' Cestari, si scorgono nella prima strada a sinistra le ruine di un' antica sala termale di figura sferica, dalla quale la strada acquistò il nome di Arco della Ciambella. Si pretende che questi ruderi appartengano alle terme di Agrippa, ma lo stile della loro costruzione è molto posteriore all' epoca di Augusto; perciò noi crediamo che facessero parte di qualche aggiunta procurata alle terme suddette nel secolo IV, se pure non siano avanzi di terme separate.„ Nibby, Itinerario di Roma ecc., rifatto ed ampliato ecc. dal prof. F. Porena; Roma, 1883: pag. 223.]
  10. Nome di spregio.
  11. Simile dato agli stupidi.