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Sonetti del 1833 | 213 |
provazione.„] 2 Morì. 3 Gonorrea. 4 Erede fiduciario. [Come se derivasse da fituccia, fettuccia, nastro; anzichè da fiducia.] 5 [Fece]: disse. 6 [Credo che voglia dire la furlana, e che la donna fosse realmente chiamata così da’ suoi conoscenti, perchè nativa del Furlo. In questo genere di particolari, il Belli non inventa mai; tutt’al più può aver ravvicinato lui furlana a frullare. Ma anche questo ravvicinamento è così perfettamente conforme alla natura del linguaggio popolare in genere, e del romanesco in ispecie, che se non fu fatto ancora, può esser fatto da un momento all’altro. È insomma, per dir così, una realtà possibile ad ogni istante.] 7 Vuoi scommettere. 8 Bagascione. 9 Esclama. 10 Fiducia.
LA MESS’IN MUSICA.
Sì, ll’ho ssentit’io puro1 all’Orfanelli2
Sta gran messa a ccappella co’ li soni
D’òbboli,3 de trommette, de trommoni,
De violini, violoni e vvioloncelli.
E nnun zo’4 mmejjo assai li ritornelli5
Su cquelli nostri cari calasscioni,
Che ssentì ’na gabbiata de capponi6
Che7 tutt’er bono è nnun avé ggranelli?
E llui che stava immezzo a dajje sotto
Co’ la bbotta obbrigata, nun pareva
Che imminestrassi8 l’ojjo der cazzotto?
Co’ cquer zu’ muso color de sciscerchia,
Dava a la sorfa sua9 ’na scèrta leva,
Come discessi:10 “A vvoi, tanta de nèrchia!„11
Roma, gennaio 1833.
- ↑ Pure.
- ↑ Chiesa di S. Maria in Aquiro, chiesa dell’Ospizio degli Orfani.
- ↑ Oboè.
- ↑ Sono.
- ↑ Vedi [in questo vo- lume] il sonetto... [L’ammalata, 22 nov. 32, nota 7].
- ↑ Musici castrati.
- ↑ Il che è spesso adoperato come segno di relazione senza affisso di articolo; come dicesse de’ quali ecc.
- ↑ Ministrasse, dispensasse.
- ↑ Solfa.
- ↑ Dicesse.
- ↑ Così (facendo un gesto sconcio, consimile a un certo moto del battere il tempo musicale) dice la plebe, per indicare la lunghezza e il movimento di cosa che il lettore troverà notata [in questo volume] al sonetto... [Er padre ecc., 6 dic 32].