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Pagina:Sonetti romaneschi VI.djvu/317

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Er còllera mòribbus 307

per la circostanza della stagione.„]      9 Se.      10 Melchiorre.      11 Accorarsi.      12 In questa maniera.      13 Dice: dicono.]      14 Nizza.      15 Non si.      16 Si sfrustassero.      17 Oratorio notturno in Roma, dove gli uomini si dànno la disciplina al buio. [E, naturalmente, era uno di quelli contemplati nell’Invito Sagro del Cardinal Vicario. V. qui sopra la nota 8, e in questo stesso volume l’altra nota 8 del sonetto: L'ingeggno ecc., 18 dic. 32.]      18 Pure.

2.

     Quanno parli accusì, ccore mio bbello,
Fai capì cche l’editto nu’ l’hai lletto;
Perché er Vicario in quer lenzòlo ha ddetto
Ch’er collèra è un bravissimo fraggello;1

     E cche er Ziggnore se2 serve de quello
E cce lo manna3 appunto pe’ ddispetto,
Pe’ vvia4 che Rroma è ddiventata un ghetto
D’iniquità ppiù nnere der cappello.

     Rroma ha pprecarivato:5 ecco er motivo
Che la peste viè avanti pe’ le poste,
Pe’ nnun lassàcce6 un zecolaro vivo.

     Tu aspèttetela puro pe’ le coste,7
E vvederai ch’er Papa, mastr’Olivo,
Sarverà appena Ghitanino8 e ll’oste.9

4 agosto 1835


  1. È un vero e assoluto flagello.
  2. Si.
  3. Ce lo manda.
  4. Pel motivo.
  5. “Ha prevaricato„: parole dell’editto del Vicario.
  6. Per non lasciarci, lasciarvi.
  7. Tu aspettetelaFonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte pure per la persona.
  8. Gaetano Moroni, primo aiutante di camera di S. S. [A quanto sul Moroni ho detto nella nota 13 del sonetto: La morte ecc. (2), 11 gen. 34, e in altre, aggiungerò qui ciò che di lui scriveva al proprio Governo la Legazione sarda di Roma: “Gaetano Moroni, antico cameriere del papa, che da lunghi anni ha goduto l’intima confidenza di lui, sembra egli stesso arrogarsi nelle Camere pontificie un tono d’autorità, per cui viene generalmente criticato, ma però assai piaggiato da coloro che cercano per vie oblique di salire in alto e procacciarsi favori mediante l’opera degli infimi, che comandano ai potenti. Costui si è formato ormai un patrimonio assai dovizioso, per quanto assicurasi generalmente; e la famiglia sua va sfoggiando un lusso superiore alla sua condizione. Oggi il detto individuo ha cessato d’esercitare le umili funzioni di cameriere, e venne dal papa eletto ad altra carica di palazzo, vale a dire a quella chiamata di Maestro di casa. Egli fu surrogato nella prima da un suo fratello, che fin ora in Roma non godeva della più limpida riputazione. Ora le ricchezze acquistate in così poco tempo dal detto Gaetanino, come altresì la certezza che in molti affari particolari qualche venalità abbia segretamente operato, tutto questo complesso di cose pur troppo han formato una massa di gravi imputazioni a carico del suddetto Gaetanino. Ultimamente è accaduto che si rinvenne alla posta una lettera diretta al detto individuo Gaetano Moroni coll’aggiunta del titolo di vice-papa.„ Dispacc. confidenz. Crosa, 8 agosto, 1836, in Bianchi, Op. e vol. cit., pag. 160. — “Se si volesse far cosa grata al Santo Padre, sarebbe di fare un regalo a Gaetanino Moroni... Si potrebbe dargli un anello o qualche bel capo d’argenteria; ma per ciò bisognerebbe trovargli un titolo, adoprarlo cioè in qualche cosa, poi darglielo in ricompensa.„ Dispacc. Broglia, 31 agosto 1839, ivi, pag. 159.]
  9. [Scherza, al solito, sulla fama che Gregorio XVI aveva di gran bevitore.]