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degli Amanti danno nelle reti: e diventano umane quelle, che innanzi erano pertinaci. Ma perchè si chiamò lo Amore mago? Perchè tutta la forza della Magica consiste nello Amore. L’opera della Magica è un certo tiramento de l’una cosa a l’altra per similitudine di natura. Le parti di questo Mondo come membri d’uno animale, dependendo tutte da uno Amore, si connettono insieme per comunione di natura: e però come in noi il cervello, polmone, cuore, fegato e altri membri, l’uno dall’altro traggono qualche cosa, e scambievolmente si favoreggiano, e alla passione dell’uno compatisce l’altro: così i membri di questo grande animale, cioè tutti i corpi del mondo in fra loro catenati, accattano fra loro e prestansi le loro nature. Per questa comune parentela nasce Amore comune: da tale Amore nasce il comune tiramento: e questa è la vera Magica. Così dalla concavità della spera lunare, si tira il fuoco in alto, per congruità di natura: dalla concavità del fuoco è tirata similmente l’aria: dal centro del mondo la terra: ancora dal suo luogo l’acqua. Di qui la calamita tira il ferro: l’ambra la paglia: il zolfo il fuoco. Il Sole volge inverso sè fiori e foglie: la Luna muove l’acqua, e Marte i venti: e varie erbe tirano a sè varie spezie d’animali. Così nelle cose umane ciascuno è tirato dal suo piacere. Adunque le opere della Magica, sono opere della natura, e l’arte è ministra. Perchè l’arte quando s’avvede che in qualche parte non è intera convenienza tra le nature, supplisce a questo, in tempi debiti, per certi vapori, qualità, numeri, e figure: così come nella agricoltura, la natura partorisce le biade, e l’arte aiuta a preparare la materia. Questa arte Magica attribuirono gli antichi a’ Demonii: perchè, i Demonii intendono qual sia la parentela delle cose naturali tra loro, e qual cosa con quale cosa consuoni: e come la concordia delle cose, dove manca si possa ristorare. Dicesi che alcuni filosofi ebbono amicizia con questi Demonii, o per qualche proporzione di natura, come Zoroastro e Socrate, o per adorazione come Apollonio e Porfirio. E però si dice che essi Demonii por-