Pagina:Sopra lo amore.djvu/53

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sopra lo amore 47

servare. Questo medesimo nelle altre Arti si può congetturare e insomma conchiudere lo Amor in tutte le cose esser inverso tutte fattore e conservatore di tutte, e signore e maestro di ogni Arte. Meritamente Orfeo chiamò lo Amore ingegnoso, di due nature, portante le chiavi dell’universo1. In che modo sia di due nature prima da Pausania, poi da Erissimaco avete udito. In che modo porti le chiavi del Mondo possiamo da Orfeo per le cose superiori intendere. Perchè, secondo che mostrammo, questo desiderio di amplificare la propria perfezione, che in tutti è infuso, spiega la nascosta e implicata fecondità di ciascuno, mentre che costringe germinare fuori i semi: e le forze di ciascheduno trae fuori: concepe i parti: e quasi con chiavi apre i concetti e produce in luce. Per la qual cosa tutte le parti del Mondo, perchè sono opere d’uno artefice e membri di una medesima macchina, tra sè in essere e vivere simili, per una scambievole carità, insieme si legano. In modo che meritamente si può dire l’Amore nodo perpetuo e legame del Mondo e delle parti sue immobile sostegno, e della universa Macchina fermo fondamento.


Capitolo IV

Che nessuno membro del mondo porta odio all’altro.


Se così è, nessun membro di questa opera può avere odio all’altro membro: perchè il fuoco non fugge l’acqua per odio che all’acqua porti, ma per amore di sè: acciocchè, non sia dal freddo dell’acqua spento. Nè anche l’acqua per odio del fuoco, il fuoco spegne: ma per un certo amore di amplificare il proprio freddo, è tirata a generare acqua simile a sè, dalla materia del fuoco. Imperocchè essendo ogni appetito naturale diritto


  1. Solertem, bigenium, omnium claves habentem.