Pagina:Sopra lo amore.djvu/67

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sopra lo amore 61

E questa differenzia in tutte le cose veggiamo. Perchè come vogliono i fisici, nelle pietre preziose la Temperanza de’ quattro Elementi interiori, partorisce di fuori grato splendore. Ancora le erbe, e gli arbori per la interiore fecondità sono vestiti di fuori di gratissima varietà di fiori e di foglie. E nelli animali la salutifera complessione degli umori, crea gioconda apparenza di colori e linee: e la virtù dello animo mostra di fuori un certo ornamento nelle parole, ne’ gesti, e nelle opere onestissimo. Ancora i Cieli dalla sublime loro sustanza, di chiarissimo Lume sono vestiti. In tutte queste cose la perfezione di dentro produce la perfezione di fuori: e quella chiamiamo Bontà, questa Bellezza. Per la qual cosa vogliamo la Bellezza essere fiore di Bontà. E per gli allettamenti di questo fiore, quasi come per una certa esca, la Bontà ch’è dentro nascosa, alletta i circustanti. Ma perchè la cognizione della Mente nostra piglia origine da i sensi, non intenderemo nè appetiremo mai la bontà dentro a le cose nascosta, se non fussimo a quella condotti, per indizii della Bellezza esteriore: ed in questo apparisce mirabile utilità della Bellezza, e dello Amore, che è suo compagno.

Per le cose dette, stimo essere assai dichiarato, tanta differenza essere tra la Bontà e la Bellezza, quanta è tra il seme e li fiori. E come i fiori essendo nati de’ semi delli arbori producono ancora i semi, così la Bellezza che è fiore di Bontà, come nasce dal Bene, così riduce al Bene gli Amanti. La qual cosa trattò nel suo Sermone Giovanni nostro.


Capitolo II

Come Cupidine si dipigne: e per qua’ parti della anima si conosce la bellezza, e generasi l’amore.


Dopo questo, Agatone lungamente narra quali cose si richieggono alla bella apparenza del Dio Cupidine: e dice così. Cupidine è giovane, tenero,