Pagina:Sotto il velame.djvu/117

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il passaggio dell'acheronte 95

timore gridarono. E subito Gesù parlò a loro dicendo: Abbiate fiducia: son io: non temete. E rispondendo Pietro disse: Signore, se sei tu, comanda che io venga a te sulle acque. Ed egli disse: Vieni. E Pietro discendendo dalla navicella, camminava sull’acqua, per venire a Gesù. Ma vedendo il vento forte, temè, e cominciando ad affondare, gridò dicendo: Signore, fammi salvo! E incontanente Gesù stendendo la mano, lo prese e gli disse: O di piccola fede, perchè hai dubitato? Ed essendo montati sulla navicella, il vento cessò.

In questa narrazione, in cui, secondo gli interpreti, è adombrato il battesimo, c’è il vento forte e lo spavento. E nella narrazione di Dante c’è l’uno e l’altro:1

                                   dello spavento
               la mente di sudore ancor mi bagna,

               La terra lagrimosa diede vento...

E c’è nel racconto di Matteo anche il buio, poichè era la quarta vigilia della notte, quando Gesù camminava sul mare; e c’è nel racconto di Dante il buio della campagna. E la notte era già cominciata da qualche tempo.2 Ma più espressa menzione ha delle tenebre il vangelo di Giovanni.3 “Salito sur una nave, vennero di là del mare a Capharnaum; e già erano venute le tenebre; e Gesù non era venuto a loro. E il mare, soffiando un gran vento, si gonfiava. Avendo, dunque, vogato per quasi venticinque o trenta stadi, vedono Gesù che camminava sopra il mare e si faceva presso la nave, e temerono„. E

  1. Inf. III 131 segg.
  2. Inf. II 1 segg.
  3. Ioann. VI.