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316 sotto il velame

al Letè: lo guiderà per l’oltremondo dell’espiazione e per quello della purgazione. Nel primo, Dante morrà di tre morti; alla tenebra, alla concupiscenza o alla carne, e al veleno o alla malizia. Questa divisione è nel secondo? Nel primo, Dante contemplerà gli effetti divini di tre disposizioni, di peccato attuale; dell’incontinenza, cioè, doppia, di concupiscibile e d’irascibile; della violenza o malizia con forza o bestialità, e della malizia con frode: contemplerà qualche cosa di simile anche nel secondo?

Quanto al primo quesito, il purgatorio di Dante ha in vero tre grandi parti: l’antipurgatorio, il vero purgatorio, il paradiso terrestre. Dopo la cornice della lussuria, v’ha una scala per la quale si ascende alla cima del santo monte. Sul “grado supremo„ Virgilio proclama Dante libero:1

               libero, dritto e sano è tuo arbitrio.

Il limbo è chiamato “primo grado„2 e “cerchio superno„. Non è forse caso. Il fatto è che nel grado superno, là, è asserita la libertà dello arbitrio; nel primo grado o nel cerchio superno, qua, è il difetto di cotesta libertà. Dall’un grado si vede il sole che riluce in fronte; l’altro è tristo di tenebre. Qua è una foresta divina; là è una selva di spiriti spessi. Qua un fiume che cancella le colpe; là un fiume che è vita ai vivi, ma morte ai morti; un fiume qua d’innocenza, là di peccato. Oltre questo, sono gli occhi belli di Beatrice, è uno splendore “di viva luce eterna„, la sua seconda bellezza, il suo riso:3

  1. Purg. XXVII 140.
  2. Inf. IX 17, XII 39.
  3. Purg. XXXI 138 segg.