Pagina:Spaccio de la bestia trionfante 1863.djvu/33

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divino, naturale, morale, razionale. Là, dove Artofilace osserva il carro, monta la Legge, per farsi vicina a la madre Sofia, e quella vedrassi versare nei campi divino, naturale, gentile, civile, politico, economico ed etico particolare, per i quali s’ascende a cose superiori, si descende a cose inferiori, si distende ed allarga a cose uguali, e si versa in sè stesso. Di là cade la prevaricazione, delitto, eccesso, esorbitanza, coi loro figli, ministri e compagni. Ove luce la Corona boreale, accompagnandola la Spada, s’intende il Giudizio, come prossimo effetto de la legge ed atto di giustizia. Questo sarà veduto versare in cinque campi di apprensione, discussione, determinazione, imposizione, esecuzione, ed indi per conseguenza cade l’iniquità con tutta la sua famiglia. Per la corona, che tiene la quieta sinistra, si figura il premio e mercede; per la spada, che vibra la negoziosa destra, è figurato il castigo e vendetta. Dove con la sua mazza par che si faccia spazio Alcide, dopo il dibatto de la ricchezza, povertà, avarizia e fortuna, con le lor presentate corti, va a far la sua residenza la fortezza, la qual vedrete versar nei campi de l’impugnazione, ripugnanza, espugnazione, mantenimento, offensione, defensione; da la cui destra cascano la ferinità, la furia, la fierezza, e da la sinistra la fiacchezza, debilità, pusillanimità; e circa la quale si veggono la temerità, audacia, presunzione, insolenza, confidenza, ed a l’incontro la viltà, trepidazione, dubbio, disperazione, con le compagne e serve. Versa quasi per tutti i campi. Dove si vede la Lira di nove corde, monta la madre Musa con le nove figlie: Aritmetrica, Geometria, Musica, Logica, Poesia, Astrologia, Fisica, Metafisica, Etica; onde per conseguenza casca l’ignoranza, inerzia e bestia-